Gnatologia

La gnatologia è quella branca dell’odontoiatria,che studia la fisiologia e la fisiopatologia della mandibola (masticazione, deglutizione, fonazione, postura).

Si occupa, quindi, dei rapporti tra osso mascellare e mandibola, di denti e della loro occlusione, dell’articolazione temporo-mandibolare, di muscoli masticatori, di muscoli masticatori e del sistema nervoso ad essi connesso e della lingua. La centralità della testa con i suoi 12 nervi cranici, la mandibola con le sue molteplici funzioni, le articolazioni temporo-mandibolare con il loro movimento piuttosto complesso sono spesso coinvolti in tanti problemi, a volte non facilmente comprensibili. Infatti, cefalea, dolori cervicali, faciali, all’orecchio, alle spalle, alla schiena, blocchi della mandibola, disfagia, vertigini sono spesso dovuti a problemi all’articolazione temporo-mandibolare e ,quindi, a problemi di occlusione.

In sostanza se un paziente soffre, per esempio , di cefalea, emicrania o mal di testa non deve andare dal neurologo, ma dal dentista, esperto in gnatologia. Come colui che soffre di vertigini o acufeni non deve andare dall’otorinolaringoiatra, ma dall’odontoiatra-gnatologo. Lo gnatologo, se un paziente dovesse accusare uno o più sintomi qui sopra elencati, deve per prima cosa appurare se i problemi sono dovuti all’occlusione. Una volta constatato ciò, deve eseguire foto , esami clinico-posturali, radiologici, impronte montate in articolatore, assiografia e, infine, una corretta e accurata cefalometria. Dopo aver raccolto tutti i dati si potrà giungere ad una diagnosi certa e a una corretta e scrupolosa terapia.

La terapia gnatologica, per lo più,inizia con l’applicazione di un byte, progettato in base agli studi effettuati sui dati raccolti precedentemente (e non è mai, quindi, un byte uguale per ogni paziente! ). Il byte avrà la funzione di riposizionare la mandibola nella posizione più corretta, secondo i calcoli matematici eseguiti sui modelli di studio montati in articolatore e sugli esami cefalometrici e assiografici. Una volta stabilizzato il paziente si procede con la finalizzazione della terapia byte e alle esigenze del paziente.

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